La fondazione del circolo

La fondazione del circolo

Nel periodo immediatamente successivo alla Liberazione alcuni partigiani componenti la 48ª Brigata Matteotti propongono alle locali sezioni del Partito Comunista e del Partito Socialista di poter utilizzare un contributo in denaro ricevuto dal C.L.N. per la cattura di un gerarca fascista in fuga per la ricostruzione del “Buschett”, una sala da ballo andata distrutta durante il tragico bombardamento dell’ottobre 1944. Tale proposta viene accolta favorevolmente, in quanto volta a ricreare un luogo di aggregazione popolare nel quartiere di Gorla.

Viene eletto un Comitato per provvedere a rendere agibili i locali danneggiati e organizzare la ripresa delle attività
Viene nominata di una Commissione incaricata della stesura della bozza dello Statuto della costituente Società Cooperativa alla quale Giuseppe Mangini accetta di donare parte dei terreni di sua proprietà.
La Società Cooperativa Circolo Famigliare di Unità Proletaria viene, così, ufficialmente istituita l’8 novembre 1945.
8 novembre 1945
Sante Poi, il primo presidente

Sante Poi, il primo presidente

Presidente del Circolo per un totale di due mandati

Consiglieri

Primo mandato: Adriano Di Palo (vicepresidente), Franco Albizzati, Eligio Bellini, Fiorino Beltramelli, Ettore Boracchi, Rodolfo Dorigato, Fiorentino Monzani, Climico Pozzi, Carlo Ripamonti,Marino Tarantino.
Secondo mandato: Attilio Calabrese (vicepresidente), Eligio Bellini, Fiorino Beltramelli, Massimiliano Binossi, Giovanni Pirovano, Climico Pozzi, Carlo Ripamonti, Gaetano Ripamonti, Marino Tarantino, Renzo Tussi.

Nel corso della Presidenza Poi si organizza la gestione della sala per il ballo e si cedono, a titolo gratuito, alcuni locali per l’attività della Società di Mutuo Soccorso Ars et Labor e dell’A.N.P.I. – Sezione Del Riccio.

A conclusione del primo mandato viene stipulato un accordo con la 48ª Brigata Matteotti in seguito al quale il Circolo diventa proprietario di tutto quanto i partigiani e i volontari avevano costruito. L’accordo viene firmato da Sante Francesco Poi per il Circolo, dal Comandante della 48ª Brigata Matteotti Paolo Maggioni e dal suo vice Renato Rovelli.
dal novembre 1945 all’11 aprile 1947
Luigi Bolzoni

Luigi Bolzoni


Consiglieri

Primo mandato: Climico Pozzi (vice presidente); Bruno Albizzati,Tarcisio Borlini, Giuseppe De Pasquali, Egidio Franzi, Luigi Galimberti, Mario Magni, Mario Piacentini, Guido Rizzotti, Luigi Scotti.

Secondo mandato: Giuseppe Avanzi (vice presidente); Enrico Azzolini, Eligio Bellini, Giambattista Colombo, Ambrogio Gariboldi, Pietro Mariani, Domenico Nava, Mario Piacentini, Sante Francesco Poi, Climico Pozzi.

Nel corso della presidenza Bolzoni viene costituita la Società Baristi, associazione composta da oltre cento soci volontari che prestano servizio presso il bar del Circolo. Ad essa, unico esempio del movimento circolistico della Lombardia, vanno i meriti per i risultati conseguiti dal Circolo negli anni a seguire.
Il Circolo diviene proprietario, grazie a una sottoscrizione fra soci in cambio di azioni, della propria sede, del terreno e delle relative licenze. Inoltre, per volontà di Manzini, il Partito Comunista e il Partito Socialista diventano entrambi proprietari di un proprio stabile nell’area di viale Monza 140.
Adesione del Circolo alla Lega Nazionale delle Cooperative.
Fra le principali iniziative: costituzione di una biblioteca popolare; apertura di uno spaccio di generi alimentari di prima necessità, organizzazione della Befana dei bambini, di incontri di pugilato, e di uno spettacolo con Fausto Tommei (che fece registrare il tutto esaurito).
dall’11 aprile 1947 al 3 marzo 1950
Nascita dell'associazione dei baristi

Nascita dell’associazione dei baristi

tra il 1947 e il 1950
Fiorentino Monzani

Fiorentino Monzani

Consiglieri:

Climico Pozzi (vice presidente), Giuseppe Avanzi, Eligio Bellini, Giuseppe Belloni, Allegrino Chinali, Giovanni Castellan, Giuseppe Germani, Vittorio Lanzani, Egidio Paravelli, Carlo Ripamonti.

A seguito del costante aumento del numero dei soci viene progettato di ampliare la sede del Circolo per renderla più idonea ad accogliere un maggior numero di persone.
La nuova sede viene inaugurata il 1 maggio 1951 alla presenza del presidente della Federazione delle Cooperative Cislaghi e di tutti i soci del Circolo. Nel corso dei festeggiamenti vengono premiati la 48ª Brigata Matteotti, il socio Giuseppe Manzini (per aver favorito il Circolo nell’acquisto del terreno e dello stabile) e la Società baristi per il prezioso servizio prestato con il lavoro volontario.
Al termine del suo mandato il presidente Monzani elogia l’opera dei Consiglieri per aver condiviso le pesanti responsabilità della sua gestione e il Presidente del Collegio Sindacale Mario Magni per aver portato a termine con grande oculatezza il pagamento della nuova sede.
dal 3 marzo 1950 al 23 aprile 1952 (prima presidenza)
Presidente del Circolo dal 29 aprile 1952 al 29 aprile 1954

Presidente del Circolo dal 29 aprile 1952 al 29 aprile 1954

Consiglieri:

Climico Pozzi (vice presidente), Amedeo Castellani, Allegrino Chinali, Egidio Franzi, Sante Francesco Poi, Luigi Scotti, Rino Tresoldi, Renzo Tussi, Gian Battista Vignati, Carlo Villa.

Il 1 maggio 1953, alla presenza di numerose delegazioni di Circoli e Cooperative e del Presidente provinciale della Federazione Cooperative e Circoli Cislaghi, viene organizzata una festa per la presentazione della bandiera sociale del Circolo. Madrina dell’inaugurazione Emilia Pavesi, socia particolarmente attiva all’interno del Circolo.

Fra gli avvenimenti degni di rilievo vanno menzionati la fondazione della sezione di Gorla della F.G.C.I., guidata da Bruno Gallina che, successivamente, prende il nome di “7 giugno”, in ricordo dell’ottimo risultato raggiunto dal P.C.I. alle elezioni politiche del 7 giugno 1953 e la nascita della Società bocciofila interna al Circolo con nomina di Giuseppe Germani alla presidenza e l’adozione del nome “Bocciofila Martesana”.
dal 29 aprile 1952 al 29 aprile 1954
Fiorentino Monzani (seconda presidenza)

Fiorentino Monzani (seconda presidenza)

Consiglieri:

Giuseppe Elli (vice presidente), Carlo Arlati, Mario Cavagnoli, Allegrino Chinali, Mario Dorigato, Giovanni Pirovano. Climico Pozzi, Pierino Recli, Luigi Scotti, Mario Volpari.

Con il ritorno alla presidenza di Florentino Monzani, dopo il mandato di Giovanni Pirovano, si pone il problema dell’ampliamento dei locali, stante l’aumento del numero dei soci. Il progetto viene accantonato per un debito pregresso con l’Intendenza di Finanza. Viene acquistato un apparecchio televisivo e si ospitano, all’interno dei locali, feste dell’Unità e dell’Avanti.
Nasce, all’interno del Circolo, il Gruppo Camosci dell’Associazione Proletari Escursionisti, che sviluppa un’intensa attività invernale, anche agonistica.
In occasione del XIV Congresso nazionale della F.G.C.I., che si tiene a Milano fra il 23 e il 26 giugno 1954, l’allora segretario giovanile Enrico Berlinguer, viene ospitato dalla sezione P.C.I. di Gorla e, durante il discorso tenutosi nei locali del Circolo si congratula con la locale sezione F.G.C.I., fra le più importanti per numero di iscritti di Milano.
Il 20 novembre 1955 si tiene la Festa del decennale alla presenza di numerosi altri Circoli, della Federazione provinciale delle Cooperative, di tutte le associazioni interne al Circolo e a numerosi soci. Per l’occasione si stampa Il decennale, numero unico composto da quattro pagine con le quali vengono ripercorsi i dieci anni di vita del Circolo. Nell’intervista riportata sul Decennale, il Presidente Monzani conclude: “L’imponente e invidiabile bilancio di attività di questa mia seconda presidenza è stato reso possibile dalla unità dei soci e, più particolarmente, dall’alto senso del dovere degli attivisti la cui disinteressata e infaticabile opera costituisce l’elemento decisivo dei rapidi sviluppi del nostro Circolo giunto felicemente al suo primo decennio di vita, malgrado non siano mancati avversità e ostacoli, che gli hanno impedito di realizzare una più larga e profonda azione sociale ed economica in favore della nostra generosa popolazione”.
dal 21 aprile 1954 al 13 marzo 1956
Vittorio Lanzani

Vittorio Lanzani

Consiglieri

Primo mandato: Giuseppe Elli (vice presidente), Carlo Arlati, Giuseppe Avanzi, Angelo Bolis, Antonio Carrera, Pierino Chiappari, Mario Dorigato, Ernesto Gibillini, Climico Pozzi, Mario Volpari.

Secondo mandato: Climico Pozzi (vice presidente), Carlo Arlati, Pierino Chiappari, Mario Dorigato, Mario Volpari, Giuseppe Germani, Pierino Magri, Ambrogio Vaghi, Piero Mariani, ? Boslini, Giovanni Pirovano,

Appena eletto, Vittorio Lanzani illustra il progetto di ampliamento il cui preventivo era stato approvato dal precedente Consiglio di Amministrazione. Il progetto prevede scavi e piantumazione di nuove essenze vegetali previo abbattimento di quelle preesistenti, la costruzione del salone al primo piano, l’installazione di un impianto audio, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e altre migliorie della cucina e del bar.
Nel corso del 1956 nasce il Gruppo sportivo Caccia e Pesca, con Adriano Di Palo presidente. Il Gruppo sportivo organizzerà competizioni sportive, gite e feste sociali.

Nel 1957, per far fronte alle scadenze dei pagamenti per la ristrutturazione, si delibera di istituire un prestito sociale allo scopo di raccogliere i risparmi dei soci, conferendo a questi interessi pari al 4% da corrispondere a ogni chiusura di ogni bilancio di esercizio.

Nello stesso anno l’Avis, associazione di donatori del sangue ottiene il permesso di aprire una propria sede presso i locali del Circolo.
L’anno successivo, nel corso del secondo mandato di Vittorio Lanzani, viene promossa, in collaborazione con Federcoop, l’iniziativa “Ritorno a scuola”, con uno spettacolo di marionette e doni ai bambini della zona di matite, quaderni e album da disegni da utilizzare per un concorso con premiazione il giorno dell’Epifania.
dal 12 marzo 1956 al 16 aprile 1960
Giuseppe Germani

Giuseppe Germani

Consiglieri:

Amedeo Malinverno (vice presidente), Giuseppe Avanzi, Vincenzo Bonfiglio, Bruno Gallina, Mario Gauer, Lino Introna, Cesare Paglierini, Giovanni Pirovano, Climico Pozzi, Pierino Recli.

Nel 1960, verso la fine del mese di giugno, viene organizzata, nel salone del Circolo, in collaborazione con Federcoop, una festa con sfilata dei modelli ottenuti da vari corsi di taglio e cucito tenutisi nelle diverse cooperative di Milano e provincia. A seguito del successo ottenuto anche il Circolo Familiare decide di organizzarne uno.
Nel corso dell’Assemblea dei soci Germani informa i soci presenti circa i lavori da svolgersi per il mantenimento del patrimonio del Circolo e per soddisfare le esigenze di tutti (nuovo impianto elettrico in giardino, riscaldamento del saloncino al primo piano, acquisto di un juke-box.
A conclusione del suo mandato Germani propone all’Assemblea dei soci di intitolare la biblioteca del Circolo al precedente presidente Vittorio Lanzani, prematuramente scomparso.
dal 16 aprile 1960 al 5 aprile 1962
Enrico Razzi

Enrico Razzi

Consiglieri:

Climico Pozzi (vice presidente), Eligio Bellini, Rodolfo Dorigato, Giuseppe Ferrari, Bruno Gallina, Raffaele Introna, Mario Magni, Amedeo Malinverno, Giuseppe Mariani, Leonardo Soriano.

Nel corso della presidenza Razzi viene costituita una Cooperativa edificatrice allo scopo di costruire case popolari destinate ai soci. A causa di problemi finanziari, tuttavia, la Cooperativa Casa Edificatrice potrà iniziare il suo progetto solo nel 1981, realizzando 200 unità abitative in via San Mamete.

Nel 1962 nasce il Circolo Culturale Roberto Battaglia che, riprendendo e potenziando l’esperienza della Biblioteca del Circolo “Vittorio Lanzani”, promuove incontri culturali, serate musicali, mostre fotografiche, nonché un concorso di disegno e poesia destinato agli alunni delle scuole elementari della zona. Fra i principali organizzatori vanno ricordati Rosario Ciatto e Virginio Zanella.
Durante il biennio Razzi vengono organizzate varie feste sociali ed eseguiti ammodernamenti. Tuttavia, quello della presidenza Razzi, risulta essere un periodo difficile a causa di una stanchezza generalizzata da parte dei volontari.

La società baristi attraversa un periodo complesso e si delibera di assumere un gerente provvisorio per la gestione del bar.
dal 5 aprile 1962 al 3 aprile 1964
Mario Volpari

Mario Volpari

Consiglieri

Primo mandato: Giuseppe Germani (vicepresidente), Carlo Arlati, Leonardo Di Noi, Giuseppe Ferrari, Tarcisio Gambirasi, Nicola Malinverno, Roberto Mantovani. Nello Menesello, Enrico Razzi, Pierino Recli.

Secondo mandato: Renzo Tuss (vicepresidente), Romeo Botturi, Battista Cafferati, Orazio Casati, Leonardo Di Noi, Roberto Franceschini, Tarcisio Gambirasi, Nicola Malinverno, Nello Menesello,Giovanni Pirovano.

Il 7 e l’8 dicembre 1965 si tiene la festa per il ventesimo anniversario del Circolo. La Commissione Cultura pubblica l’opuscolo Il ventennale, che descrive l’importante lavoro svolto dalle varie associazioni all’interno del Circolo, nonché la storia del Circolo stesso nei suoi primi vent’anni di vita.
Il programma della festa:
Durante la presidenza Volpari, Il periodo di crisi si fa sempre più intenso e porta a un drastico calo delle presenze del ballo, obbligando il Circolo a sospenderne l’attività e a dare in affitto a un privato la sala. Viene così aperta la discoteca “Il tricheco”, con luci psichedeliche e un tunnel che collegava il salone al piano terra, costeggiando il canale della Martesana, sino all’ingresso su viale Monza, rendendola di fatto separata dal resto del Circolo. Vennero ospitati gruppi musicali e cantanti di fama, fra i quali Sergio Endrigo, L’Equipe 84, Gino Paoli. La discoteca non avrà vita lunga: viene chiusa negli anni Settanta per motivi di ordine pubblico, a causa di numerose risse e aggressione scoppiate in quegli anni
Il 1966 è l’anno della definitiva chiusura della Società baristi, vista la perdurante e sempre più grave crisi del volontariato. È l’inizio di un periodo assai critico, con continui cambi di gerenti, che viene risolto provvedendo alla gestione diretta da parte del Circolo con l’assunzione di due baristi alle proprie dipendenze.
dal 3 aprile 1964 al 26 aprile 1968
Oscar Novello

Oscar Novello

Consiglieri

Primo mandato: Renzo Tussi (vicepresidente), Antonio Bardella, Giovanni Fiorentini, Umberto Gallina, Nicola Malinverno, Nello Menesello, Pierino Recli, Leonardo Soriano, Giovanni Vaghi, Mario Volpari.

Secondo mandato: Rolando Russo (vicepresidente), Giovanni Castellani, Giuseppe Cataldo, Giuseppe Disabella, Giovanni Fiorentini, Angelo Galbiati, Umberto Gallina, Nicola Malinverno, Vincenzo Pavanati, Leonardo Soriano.

Terzo mandato: Renzo Tussi (vicepresidente), Bruno Albizzati, Luigi Albino D’Ambrosio, Franco Fila, Giocanni Fiorentini, Lucio Gibbi, Nicola Malinverno, Roberto Mantovani, Giuseppe Mariani, Giuseppe Micella.

Quarto mandato: Bruno Albizzati (vicepresidente), Franco Fila, Giuseppe Granata, Francesco Guarnieri, Nicola Malinverno, Roberto Mantovani, Giuseppe Mariani, Antonio Martocchio, Luciano Mertoli, Giuseppe Pescatori.

Il 1968 è l’anno della nascita, in seno al Circolo, dell’Associazione Amici della Lirica, che rimarrà attiva sino al 1990 organizzando concerti e rappresentazioni di arie tratte dalle più famose opere liriche.
L’anno successivo vede la premiazione del concorso di disegno e poesia per gli alunni di varie scuole della zona intitolato alla memoria dei “Piccoli Martiri di Gorla” e organizzato dal Circolo culturale “Roberto Battaglia”. Nello stesso anno si scioglie il Gruppo Camosci, attivo sin dal 1954 all’interno dell’Associazione Proletari Escursionisti.
Nel corso del secondo mandato Novello (1970) si assiste al distacco del Circolo della Bocciofila Martesana, con suo trasferimento definitivo presso la sede di via Tofane. Inoltre il sindacato degli inquilini SUNIA apre, presso il Circolo, una sua sede.
Il 1971 è l’anno della nascita, all’interno del Circolo, del gruppo ciclistico dilettantistico della Società Ciclistica Sport Club “Giovanni Gerbi”, con dirigenti Pietro Dragoni, Tommaso Bruni e Giuseppe Sassi che parteciperà a numerose gare distinguendosi e vincendo alcuni trofei..
Il terzo mandato della presidenza di Oscar Novello (1973) è caratterizzato dalla nascita, presso i locali del Circolo, del Teatro Officina, che diventerà famoso nel panorama teatrale milanese proseguendo l’attività attivo ai giorni nostri, seppur in altra sede. A crearlo sono Roberto Agostini e Patrizia Rossi, frequentatori della Civica scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro e a gestirlo partecipano studenti, insegnanti e operai, grazie ai quali diventa, ben presto, un’esperienza fondamentale nel panorama culturale milanese. Un concerto di Francesco Guccini inaugura il nuovo teatro: l’affluenza è così massiccia che viale Monza rimane bloccato.
Purtroppo, nel novembre 1974, durante il quarto e ultimo mandato di Oscar Novello, un fatto drammatico scuote la vita del Circolo: a causa di una lite scoppiata per futili motivi davanti al bar, Renato Rovelli, già vice comandante della Brigata Matteotti e socio fondatore del Circolo, alterato da alcol e vecchi rancori, spara al socio Valentino Zangarini che, trasportato urgentemente in ospedale, morirà dopo pochi giorni lasciando la moglie e due figli, oltre un terzo in arrivo. Rovelli viene prontamente fermato dai presenti alla sparatoria e consegnato ai carabinieri.
Ma, per fortuna, il 1974 non è solo un’annata funesta Apre infatti la famosa Trattoria “da Annina”, di Annina Mesiano e Adriano Benedetti, che resterà attiva sino al 1989 diventando un luogo di ritrovo della sinistra extraparlamentare milanese.
Infine, il 26 marzo 1976, si conclude la quasi ventennale esperienza di Oscar Novello alla presidenza del Circolo.
dal 26 aprile 1968 al 26 marzo 1976
Bruno Albizzati

Bruno Albizzati

Primo mandato: Roberto Mantovani (vicepresidente), Domenico Di Molfetta, Francesco Guarneri, Benito Licheri, Giovanni Lorusso, Nicola Malinverno, Giovanni Manacchini, Luciano Mertoli, Oscar Novello, Paolo Sfondrini.

Secondo mandato: Giovanni Lorusso (vicepresidente), Germano Ambanelli (poi sostituito con Benito Porta), Walter Bai, Rino Caricone, Franco Guarneri, Luciano Mertoli, Francesco Nodoni, Oscar Novello, Paolo Sfondrini, Gaetano Ventura.

Terzo mandato: Giovanni Lorusso (vicepresidente), Vincenzo Brundu, Rino Caricone, Roberto Dusi (successivamente sostituito da Franco Ronchi), Luciano Mertoli, Oscar Novello, Mario Paganoni, Anselmo Cesare Radaelli, Alfonso Sautto (successivamente sostituito da Virginio Baggi), Paolo Sfondrini (successivamente sostituito da Nicola Malinverno).

Il 1 maggio 1976, a ridosso dell’elezione di Bruno Albizzati alla presidenza del Circolo, viene accolta la proposta di Massimo De Vita, direttore artistico del Teatro Officina, di organizzare una grande manifestazione in occasione della Festa dei Lavoratori. L’impegno del Circolo in questi anni è quello di sostenere l’attività del teatro Officina che ospita importanti compagnie, fra le quali, il Gruppo della Rocca, il Teatro dell’Elfo, Remondi e Caporossi, Memé Perlini. Sono anni di fermento culturale e presso il Teatro Officina si esibiscono gli artisti legati al Nuovo Canzoniere Italiano, come Giovanna Marini, Gualtiero Bertelli, Ivan Della Mea, Sandra Mantovani, Paolo Pietrangeli. Non mancano i concerti jazz, con nomi prestigiosi del panorama della musica jazz italiana quali, fra gli altri, Giorgio Gaslini e Gaetano Liguori.
Tuttavia non sono anni facili per il Circolo e per il quartiere in generale con problemi legati a fenomeni di piccola delinquenza e risse frequenti, che coinvolgono anche il Circolo che deve prendere provvedimenti.
Nel corso del 1979 nasce, in seno alla Società Ciclistica Gerbi, una sezione di cicloturismo, che parteciperà a numerosi raduni per cicloturisti, con percorsi che variano dai 50 ai 100 km, aggiudicandosi numerosi trofei.
Nel 1980, durante il terzo e ultimo mandato di Bruno Albizzati, viene concesso a un gruppo di donne del quartiere uno spazio per potersi riunire e organizzare un Circolo U.D.I. (Unione Donne Italiane). Questo gruppo si impegna attivamente nella campagna a favore del Referendum contro l’abolizione della legge sull’aborto, organizzando volantinaggi, incontri con altre donne della zona e proiezioni di filmati.
dal 17 aprile 1976 al 30 agosto 1981
Giovanni Lo Russo

Giovanni Lo Russo

Primo mandato: Francesco Ronchi (vicepresidente), Bruno Albizzati, Virginio Baggi, Vincenzo Brundu, Rino Caricone, Nicola Malinverno, Luciano Mertoli, Oscar Novello, Mario Paganoni, Anselo Cesare Radaelli.

Secondo mandato: Francesco Ronchi (vicepresidente), Bruno Albizzati, Rino Caricone, Nicola Malinverno, Luciano Mertoli, Nevio Musuruana, Oscar Novello, Giuseppe Pinna, Alfonso Sautto, Angela Tedeschi.

Terzo mandato: Alfonso Sautto (vicepresidente), Luciano Alberto, Bruno Albizzati, Rino Caricone, Roberto De Angelis, Bruno Gallina, Aldo Mina, Luciano Mertoli, Nevio Musuruana, Oscar Novello.

Quarto mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Francesco Abbiati, Bruno Albizzati, Bruno Gallina, Francesco Guarneri, Aldo Mina, Oscar Novello, Anselmo Cesare Radaelli, Gianantonio Rasella, Alfonso Sautto.

Quinto mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Francesco Abbiati, Bruno Albizzati, Rino Caricone, Vincenzo Di Bartolomeo, Bruno Gallina, Antonio Gallo, Aldo Mina, Nevio Musurana, Anselmo Cesare Radaelli.

Il 30 agosto 1981 viene eletto Giovanni Lorusso che diventa il presidente più giovane nella storia del Circolo.
Nel corso del suo primo mandato il Circolo aderisce al consorzio di garanzia collettiva del credito fra cooperative e i loro consorzi operanti in Lombardia (Consorzio Coop. Fidi s.r.l.), che concede garanzie a favore delle cooperative associate per la realizzazione di progetti di ristrutturazione e sviluppo e per poter usufruite di contributi regionali.
Dal 25 al 27 settembre 1981 viene organizzato, con il patrocinio dell’allora Consiglio di Zona 10 del Comune di Milano, la Prima Festa del Naviglio Martesana. Tre giorni di musica, dibattiti, spettacoli teatrali, gare di pesca e di canoa lungo il Naviglio. L’intenzione del Circolo, organizzatore dell’evento, è quello di recuperare spazi comuni e di socialità da offrire alla cittadinanza, considerata anche la volontà di aprirsi alle comunità straniere, eritrea e salvadoregna in particolare.
Per l’organizzazione della festa vengono coinvolte le sezioni di Pci e Psi presenti all’interno della struttura di viale Monza e tutte le associazioni interne al Circolo. Nella mattinata del 27 settembre partecipa alla festa l’allora sindaco di Milano Carlo Tognoli, con l’assessore alla Cultura del Comune Guido Aghina e al presidente del Consiglio di Zona 10 Pierluigi Bulgheroni.
Il successo ottenuto con questa iniziativa induce il Circolo a replicare con una seconda edizione l’anno successivo.
Nel 1982 nasce la A.C. Gorlese (colori sociali giallo verde) affiliata alla Federazione Italiana Gioco Calcio. Sede della neonata società sportiva è il Circolo mentre il campo di gioco è il vicino Cameroni.
Per circa due anni, a partire dal 1983, viene ospitata la sezione locale del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL mentre, nel 1984, a causa di un incendio in sala il Teatro Officina viene chiuso da parte delle autorità a causa dell’assenza di uscita di sicurezza. Il Teatro Officina lascia pertanto il Circolo trovando una nuova sede nella vicina via Sant’Erlembardo, all’interno delle case popolari della Fondazione Crespi Morbio, dove tutt’ora svolge la propria attività.
Un avvenimento positivo ed estremamente significativo per la vita e per l’immagine del Circolo caratterizza il 1986: Luciana Lotti, già presente nei passati Consigli viene nominata vicepresidente. Luciana diventa, così, la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia del Circolo Familiare di Unità Proletaria.
Tuttavia, il biennio 1984-1986 è un periodo di grande difficoltà per il Circolo. Sono anni caratterizzati dall’infiltrazione della microcriminalità del quartiere, con spaccio di droga ed episodi delinquenziali che impongono la chiusura del bar nelle ore serali. Problemi presenti anche nelle ore diurne e che mettono in seria crisi il lavoro di volontariato e il Circolo stesso. A questo si aggiungono problemi di natura economica derivanti dalla chiusura del teatro e del bar nelle ore serali.
Dopo vari incontri con eventuali, possibili gerenti, si concretizza l’affidamento della gestione del bar alla Cooperativa Il Mandorlo, che propone di aprire il bar solo nelle ore serali al piano terra, a lato del Naviglio, facendo spettacoli di cabaret e musica varia e chiamandolo “Cabaret Zelig”. Il Circolo accetta la proposta e definisce un contratto di affitto del locale e della licenza pari a 45 milioni annui. La Cooperativa Il Mandorlo cesserà la propria attività nel 1991 per avvenute difficoltà economiche, con conseguente scioglimento del contratto con il Circolo e liquidazione dell’attività di cabaret, che viene ceduta alla neonata Società Bananas, composta, fra gli altri, da Paolo Rossi, Gino e Michele e da Smemoranda. Da questo momento Zelig sarà gestito da Bananas che stipulerà con il Circolo un contratto d’affitto per l’utilizzo dei locali.
Il felice sviluppo dell’idea Zelig consente al Circolo di continuare, pur riducendole al minimo, le proprie attività, spostando il proprio bar nel salone al primo piano e ottenendo dal Comune una licenza per soli soci.Il 10 dicembre 1992 termina l’ultimo mandato di Giovanni Lorusso. In una intervista definirà la sua “una esperienza assai faticosa ma molto interessante e formativa, che gli ha permesso di crescere come persona, allargando i propri orizzonti culturali” grazie alla conoscenza di una varietà di situazioni e di persone che gli hanno permesso una crescita intellettuale”. A Lorusso va sicuramente il grande merito di essere stato capace di traghettare il Circolo attraverso le acque agitate di quegli anni, superando brillantemente tempeste che avrebbero affondato qualsiasi tipo di imbarcazione, ma non la corazzata di viale Monza 140.
dal 30 agosto 1981 al 10 dicembre 1992
Anselmo​ Cesare Radaelli

Anselmo​ Cesare Radaelli

Primo mandato: Giovanni Dilda (vicepresidente), Giovanni Lorusso, Luciana Lotti, Aldo Mina, Luigi Melzi, Franco Gambirasi.

Secondo mandato: Mariangela Raimondi Riva (vicepresidente), Claudio Corbascio, Luciana Lotti, Luigi Melzi.

Terzo mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Walter Bai, Franco Gambirasi, Luigi Melzi, Antonio Pisano, Emilio Ventura.

Con l’elezione a Presidente di Anselmo Cesare Radaelli (ma per tutti solo Cesare), si inizia a pensare a un progetto di ristrutturazione del Circolo. A tal fine viene approvata la possibilità di alienare parzialmente il patrimonio immobiliare per far fronte ai costi del progetto.
L’anno successivo Cesare Radaelli presenta al Consiglio la scaletta dei lavori e degli impegni che dovranno essere affrontati per far fronte al progetto di ristrutturazione della sala teatro e di parte di altri locali, prevedendo anche la possibilità di ricorrere a un prestito sociale, con la richiesta ai soci di versare i propri risparmi nel deposito del Circolo e consentendo così di poter far fronte a parte dei costi per i lavori (la restante quota viene coperta da un mutuo e da presiti di altri Circoli e Cooperative milanesi, con appoggio da parte della Lega Coop.). I soci diventano così partecipi del rilancio dell’attività sociale e ricreativa del Circolo.
Il progetto di ristrutturazione prevede, fra l’altro, il recupero dell’area del teatro, rimasta inutilizzata da una decina di anni. Una volta ristrutturata verrà affittata a Zelig. Con l’approvazione all’unanimità sia del prestito sociale sia della ristrutturazione i lavori possono, così, avere inizio.
Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione nel 1996 i consiglieri vengono ridotti a cinque unità per una gestione più rapida ed efficace del Circolo.
Al termine dei lavori di ristrutturazione il salone al primo piano viene inaugurato con una festa il 29 e 30 giugno. È in questa occasione, davanti ai soci e ai loro familiari, ai rappresentanti della Lega delle Cooperative e dei Circoli di Milano e provincia, il Presidente Radaelli pronuncia la frase entrata a tutti gli effetti nella storia del Circolo: “…e la lampadina di Viale Monza 140 rimane accesa!”.
Il 7 ottobre 1996 si tiene l’inaugurazione del Teatro Zelig con un grande spettacolo organizzato da Giancarlo Bozzo, fondatore di Zelig e presentato da Claudio Bisio e dai suoi numerosi compagni insieme a Gino e Michele e altri personaggi dello spettacolo milanese.
La grande intraprendenza di Radaelli e la sua voglia di riportare la cultura all’interno del Circolo favorisce la nascita di numerose associazioni e iniziative.
Ad esempio, vengono promossi e proposti alla cittadinanza vari corsi, quali quelli di informatica e ballo liscio. Nasce, per merito di Valerio Iannuzzi, il Naviglio Piccolo che propone attività culturali di vario genere, quali concerti di musica classica e jazz, letture collettive, conferenze su temi scientifici, arti figurative e storia della musica.
Nel 1997 trova sede presso le strutture del Circolo l’Associazione Tangoy, che promuove e divulga il tango argentino. Inoltre, lo stesso anno, iniziano le attività il Cineforum del Circolo (grazie a Fulvio Capezzuoli, appassionato ed esperto di cinema, che propone ogni lunedì sera film o corsi sulla storia del cinema) e l’Associazione culturale Jumpin’ Jazz, sotto la guida di Walter Ganda, che organizza, il sabato sera, concerti jazz che spaziano dalle “origini” allo swing e sempre attenti alla “funzione ballabile” di questa musica.
Cesare Radaelli termina il suo mandato con un appassionato discorso di ringraziamento al Consiglio di Amministrazione e a tutti i soci volontari, per l’impegno profuso nel gestire il Circolo: un bene comune al quale Cesare ha sempre dato grande valore, riversando in esso tempo e, soprattutto, grande passione.
dal 10 dicembre 1992 al 15 maggio 1999
Walter Bai

Walter Bai

Consiglieri

Luciana Lotti (vicepresidente), Daniele Bianchi, Ernesto Della Torre, Vincenzo Di Giorgio, Franco Gambirasi, Walter Ganda, Umberto Giorgi, Antonio Pisano, Anselmo Cesare Radaelli, Emilio Ventura.

Nel corso del 2000 viene chiuso il prestito soci aperto durante la presidenza Radaelli per la ristrutturazione dei locali. Nello stesso anno viene aperto dalla Società Le Cose srl il bar Ragoo, al pianterreno dello stabile.
L’anno successivo, presso il Teatro Zelig, iniziano le riprese televisive di Mediaset con il posizionamento, di fronte all’ingresso lungo il viale Monza di un grande container contenente le attrezzature televisive.
Nei tre anni di presidenza Bai proseguono con grande successo tutte le iniziative serali nate qualche anno prima.
Purtroppo, a pochi mesi dal termine del suo mandato Walter Bai viene a mancare dopo una breve malattia, lasciando un profondo rimpianto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.
dal 15 maggio 1999 al 18 maggio 2002
Umberto Giorgi

Umberto Giorgi

Consiglieri

Primo mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Walter Bai, Daniele Bianchi, Ernesto Della Torre, Vincenzo Di Giorgio, Giovanni Dilda, Franco Gambirasi, Walter Ganda, Anselmo Cesare Radaelli, Emilio Ventura.

Secondo mandato: Luciana Lotti (vicepresidente), Valentino Basso, Daniele Bianchi, Giovanni Dilda, Cesare Gambirasi, Franco Gambirasi, Ennio Martinato, Anselmo Cesare Radaelli, Emilio Ventura, Vasco Zocca.

La presidenza Giorgi si apre con un lutto che colpisce tutto il Circolo: il 6 ottobre, dopo una breve malattia, viene a mancare il Consigliere ed ex Presidente Walter Bai.
Nel corso del primo mandato di Umberto Giorgi viene nominata una Commissione per lavorare sull’aggiornamento dello Statuto, reso obbligatorio dalla legge 381/91, che impone ai circoli cooperativi di adeguarsi entro fine anno, scegliendo il nuovo modello societario. La modifica della denominazione ufficiale in Cooperativa Sociale Circolo Famigliare di Unità Proletaria viene votata nel corso di un’assemblea straordinaria dei soci il 28 dicembre 2004. Inoltre, la proposta avanzata da alcuni consiglieri di modificare il nome del Circolo in “Circolo Il Boschetto” viene bocciata dalla maggioranza, che ritiene il nome del Circolo storico e sempre valido.
Il 24 maggio 2008 il presidente Giorgi termina la sua presidenza ringraziando i Consiglieri, gli attivisti e i soci, invitandoli a collaborare fattivamente con il nuovo Consiglio di Amministrazione per il buon andamento del Circolo.
dal 18 maggio 2002 al 24 maggio 2008
Franco Gambirasi

Franco Gambirasi

Consiglieri

Primo mandato: Emilio Ventura (vicepresidente), Valentino Basso, Daniele Bianchi, Giorgio De Giorgio, Rosanna De Ponti, Roberto Gimmi, Umberto Giorgi, Enzo Pisoni, Anselmo Cesare Radaelli, Mariangela Riva Raimondi.

Secondo mandato: Emilio Ventura (vicepresidente), Valentino Basso, Daniele Bianchi, Giorgio De Giorgio, Roberto Gimmi, Umberto Giorgi, Chiara Mattucci, Marcello Perucca, Mariangela Raimondi Riva, Vincenzo Riccelli.

Rino Caricone, Bruno Gallina e Luciana Lotti avviano una ricerca per la creazione di un archivio storico dei documenti e delle fotografie per raccontare la vita del Circolo a partire dalla sua fondazione nel 1945. Inoltre, in occasione dell’assemblea annuale dei soci, il 15 maggio 2010, viene presentato il sito web.
Nel corso della presidenza Gambirasi viene presa la decisione di procedere a una ristrutturazione degli ambienti del Circolo. Si incarica l’architetto Lara Gattico a curare il progetto di ristrutturazione e a fungere da coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori. Il progetto viene presentato – e approvato – nel corso dell’assemblea dei soci del maggio 2012.
I lavori di ristrutturazione prendono avvio nel giugno 2013, ma fin da subito, ci si trova di fronte a un aumento oltre duecentomila euro rispetto al costo preventivato. Il Consiglio si trova quindi impegnato a contenere i costi dei lavori e, a tale scopo, viene nominata una Commissione amministrativa formata da Valentino Basso, Umberto Giorgi e Roberto Gimmi per il monitoraggio dei costi e per un controllo della tenuta contabile. Viene approntato un piano di rientro e si prepara la documentazione per accedere a un secondo mutuo con la Banca Popolare di Milano, che già aveva concesso quello necessario per avviare i lavori.
I lavori quelli relativi al salone, all’ufficio e ai bagni vengono ultimati verso la fine di settembre 2013. Sono, invece, rimandati quelli per la mansarda, l’ascensore, la passerella per le uscite di sicurezza e l’imbiancatura della facciata, non essendoci fondi per la loro copertura.
Il 5 e 6 ottobre i nuovi locali vengono inaugurati nel corso di una “due giorni” di festeggiamenti con spettacoli e iniziative varie.
dal 24 maggio 2008 al 17 maggio 2014
Roberto Gimmi

Roberto Gimmi

Consiglieri

Primo mandato: Valentino Basso (vicepresidente) Umberto Giorgi (vicepresidente), Daniele Bianchi, Giorgio De Giorgio (sostituito da Claudio Ferrari), Gianna Frosi, Franco Gambirasi (sostituito da Moreno Polato), Walter Ganda, Luca Narciso, Marcello Perucca, Mariangela Riva Raimondi.

Secondo mandato: Valentino Basso (vicepresidente) Umberto Giorgi (vicepresidente), Daniele Bianchi, Pier Didoni, Claudio Ferrari, Gianna Frosi, Livio Mallia, Luca Narciso, Marcello Perucca, Moreno Polato.

Terzo mandato: Umberto Giorgi (vicepresidente), Daniele Bianchi, Pier Didoni, Claudio Ferrari, Gianna Frosi (sostituita da Maria Luisa Sanchi), Carlo Inzaghi, Angelo Inzoli, Luciana Lotti (sostituita da Daniela Pagani), Marcello Perucca, Moreno Polato.

Appena eletto, il nuovo Consiglio deve far fronte, mediante il ricorso alla Riserva Legale Ordinaria Indivisibile, a una perdita di esercizio di circa 45 mila euro causata dall’insorgere di lavori imprevisti nel corso della ristrutturazione. Gimmi, consapevole delle difficoltà economiche in cui versa il Circolo, garantisce al Consiglio che il suo compito sarà svolto al di sopra delle parti e, contestualmente, chiede ai Consiglieri una maggior partecipazione e collaborazione
Alle iniziative serali ormai “storiche”, si aggiungono nuovi spettacoli (per esempio le serate di karaoke e la registrazione delle trasmissioni della webradio Corto Circuito).
Viene avviata la “Cucina del Popolo”, che prende spunto da un’idea di Luigi Veronelli per un ritorno a una tavola proletaria, resa migliore dalla presa di coscienza del diritto individuale a un mangiare e a un bere migliore e, di conseguenza, più sano.
Nel corso del 2015 viene accolta favorevolmente un’iniziativa promossa dalla Lega Coop per una borsa di studio per giovani sotto i 29 anni, consistente in stage retribuiti della durata di sei mesi. Il Circolo presenta quattro candidati.
Grazie al lavoro di ricerca di Luciana Lotti, Rino Caricone e Bruno Gallina, viene terminato ed esposto nell’ingresso un grande tabellone fotografico della lunghezza di 5 metri riguardante la storia del Circolo.
Ma il lavoro di ricerca continua, allo scopo di arrivare alla redazione e pubblicazione di un libro fotografico in occasione delle celebrazioni per i 70 anni di attività che si terranno l’8 novembre 2015.
In questa occasione viene presentato il volume “La storia siamo noi. I settant’anni del Circolo famigliare di unità proletaria”, curato da Marcello Perucca che ha raccolto e ordinato il prezioso lavoro di ricerca di Bruno Gallina, Rino Caricone e Luciana Lotti. Corredato da testi e fotografie ritrovate negli archivi del Circolo. In particolare il volume ripercorre la storia del Circolo dal 1945 sino ad oggi, rappresentando una preziosa testimonianza della nostra storia.
Nel dicembre 2019 cessa la propria attività il Naviglio Piccolo, nato oltre vent’anni prima sotto la presidenza Radaelli.
2020: annus horribilis! La pandemia di Covid19 che sta imperversando a livello planetario costringe il Circolo, a seguito delle varie decisioni ministeriali, a chiudere i battenti. Vengono così interrotte tutte le attività, sia quelle diurne, sia quelle serali, con evidenti ripercussioni economiche.
Dopo la parziale riapertura, al termine del lockdown, alcune attività riprendono a singhiozzo. Tra queste il jazz del sabato sera con il Jumpin’ Jazz che propone sonorità che spaziano dal dixieland, allo swing, al bebop e la Milonga del venerdì con Tangoy. Si ricomincia ad affittare il salone per eventi e dibattiti, mentre, a cessare definitivamente sono il Cineforum del Circolo e il ballo liscio della domenica pomeriggio.Nel corso dell’estate 2021, ogni giovedì sul terrazzino prospiciente viale Monza, si organizza l’Aperi…Circolo, un aperitivo a prezzi contenuti che riscuote un notevole successo. Così come grande successo ha il mercatino del biologico organizzato ogni martedì pomeriggio nel cortile del Circolo da un Gruppo di Acquisto Solidale.
In definitiva va detto che Roberto Gimmi, negli anni della sua presidenza, ha avuto la capacità di affrontare le numerose difficoltà che si sono via via manifestate, con grande giudizio e oculatezza, permettendo, in tal modo, al Circolo di superare i problemi economici derivanti dalla precedente amministrazione e fronteggiando in maniera efficace le problematiche derivanti dalla pandemia.
Una gestione che fa sì di poter guardare al futuro con una buona dose di ottimismo, necessaria per affrontare i tempi difficili che si prospettano.
dal 17 maggio 2014 ad oggi